Viaggio delle fiabe: Strasburgo
La nostra ultima tappa del super viaggio in camper è stata Strasburgo. Me ne aveva sempre parlato mio papà quando andava via per lavoro. Lavorare al Parlamento Europeo è sempre stato il suo sogno. Ma Strasburgo è molto di più.
Strasburgo è un perdersi nei vicoletti di Petit France, è mangiare lungo il fiume una tarte flambée, è entrare in una cattedrale immensa che incute timore.
È bellissimo girare la città in bicicletta, con tante persone cordiali che ti aiutano a trovare la strada giusta per arrivare in centro. Abbiamo deciso di trascorrere due giorni in questa splendida città, così da poterla girare in lungo e in largo. Il tempo poi era perfetto, con il sole che ti riscalda, ma con quell’arietta fresca da felpa la sera. Finalmente poi abbiamo anche mangiato bene!
La cattedrale
Appena arrivati siamo andati a Notre Dame, bellissima nella sua maestosità, così lugubre e spaventosa, con vetrate dai mille colori e un organo nero e oro da far rabbrividire.
La cattedrale è alta 142 metri e al suo interno si trova l’orologio astronomico risalente al Rinascimento che è dotato di un meccanismo realizzato nel 1842. Ogni giorno, alle 12.30, i visitatori potranno assistere ad un vero spettacolo: veder sfilare gli Apostoli.
Usciti da lì ci siamo immersi tra i turisti, che si perdevano tra i vicoli pieni di locali e negozi per lo shopping. Il bello di girare una città in bicicletta è che si può visitare in poco tempo scoprendo le diverse zone di interesse.
E non vuoi fare una pausa merenda? Alice di Gipsy in the Kitchen mi ha mandato un articolo con i posti da non perdere e così ci siamo trovati a mangiare una buonissima torta di albicocche all’Ancienne Douane, un locale storico di Strasburgo con una splendida terrazza dove poter mangiare o bere qualcosa in tutta tranquillità.
La nostra visita della città è andata avanti, così ci siamo trovati alla Petit France, un gioiellino di cui ovviamente mi sono innamorata.
Petit France
Abbiamo attraversato un Pont Couvert, che segna proprio l’ingresso al quartiere.
Il gruppo dei Ponts Couverts, uno dei simboli di Strasburgo, è costituito da tre ponti collegati con varie torri in pietra fortificate che si stendono sul fiume. I ponti, realizzati nel 1200, erano chiusi da un tetto in legno, da cui il nome Ponts Couverts, che significa appunto “ponti coperti”. Il ponte coperto è solo pedonale e si può salire sulla parte superiore per vedere la città dall’alto.
Proprio lì vicino c’è il ristorante dove abbiamo deciso di cenare. Era perfetto con i tavolini fuori proprio sul fiume, non troppo turistico e con i seggiolini per le due pesti. Lì abbiamo mangiato la tarte flambée che è a metà tra una pizza e una piadina. Davvero ottima! Se poi la accompagni con un bicchiere di vino del luogo è perfetta.
La seconda giornata invece abbiamo deciso di trascorrerla a piedi, per poter vedere anche qualche negozio, fare un po’ di shopping e far camminare un po’ di più le bimbe.
Abbiamo scoperto un negozio quasi tutto rosa, perfetto per Beatrice, mangiato i waffle ripieni al salmone e fatto un giro in giostra, una di quelle parigine, come quella che si trova ai piedi di Montmartre. Abbiamo fatto acquisti da Petit Bateau e provato a fare un giro in battello, ma la coda era interminabile (consiglio di prenotare con anticipo).
Bellissima Strasburgo!
One Comment
Laura
Molto interessante una meta da scoprire