PILLOLA@DOC – Il caffè senza zucchero fa quasi solo bene!
Si torna a parlare di caffè: questa bevanda tra le più bevute al mondo è oggetto di numerosi ed importanti studi scientifici che non fanno che metterne in luce proprietà benefiche sull’organismo.
Il caffè contiene numerose sostanze bioattive, ma soprattutto l’acido caffeico, i cui componenti hanno una eccellente attività antiossidante, per esempio aiutano il fegato nelle sue funzioni ed a prevenire la cirrosi e quindi le neoplasie epatiche.
L’unico elemento potenzialmente negativo è lo zucchero che aggiungiamo nella tazzina. Se si superano i sei cucchiaini al giorno di zucchero nelle donne e nove negli uomini si aumenta il rischio di morte cardiovascolare del 38%, ma a quello della tazzina dobbiamo aggiungere quello presente nei dolci, negli alcoolici, nei succhi di frutta e nelle bevande zuccherate come la cola.
Il caffè senza zucchero inoltre , anche decaffeinato, se consumato alla dose di sei tazzine al giorno fa diminuire del 33% il rischio di diabete rispetto a chi non lo consuma: questo il primo risultato di una ricerca americana. I derivati dell’acido caffeico diminuiscono i valori di glucosio nel sangue migliorando la sensibilità all’insulina e ostacolando l’assorbimento di zucchero dall’intestino, ma si ipotizzano anche altri effetti legati all’azione antiossidante.
Addirittura l’OMS consiglia di berne cinque tazzine al giorno, espresso o da moka, mentre il caffè americano va consumato a dosi minori in quanto più ricco di caffeina. Anche il decaffeinato mantiene le stesse proprietà ed è indicato, 2-3 tazzine al giorno, anche per chi soffre di malattie cardiovascolari o di reflusso gastroesofageo.
Dott.ssa Graziella Bellardini
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