PILLOLA@DOC – Fumo, non iniziare è più facile che smettere!
L’ Italia che fuma è stata messa sotto osservazione all’ultimo congresso degli specialisti pneumologi tenutosi a Verona nei giorni scorsi.
Fuma il 21% della popolazione italiana (poco meno di 11 milioni di persone) in maggioranza uomini, il 26 % della popolazione maschile, ma le donne recuperano sempre più rapidamente, adesso sono al 16,5% di tutta la popolazione femminile. Il dato più allarmante riguarda l’età di inizio: la media è intorno ai 17,7 anni, ma il 14 % inizia a fumare prima dei15 anni, e si sa che iniziare presto a fumare oltre a danneggiare i polmoni reca danni anche al cervello.
Oltretutto i dati dicono che smettere di fumare è molto difficile perché la nicotina essendo una potente droga per il SNC, genera dipendenza. L’esigenza dell’astensione dal fumo è massima per tutti quelli che soffrono di malattie respiratorie ma non solo, pensiamo alle donne in gravidanza.
Per tutti quelli che vogliono intraprendere questo percorso è importante un monitoraggio costante, programmare un’assistenza psicologica ed eventualmente una terapia farmacologica; senza tutto ciò il 95% di coloro che provano a smettere entro un anno ricomincia a fumare, mentre attraverso il percorso protetto si può raggiungere un successo nel 20% dei casi.
Per quanto riguarda la sigaretta elettronica, ci sono forti dubbi in quanto non ci sono studi clinici che ne abbiamo documentato scientificamente la sua reale efficacia. Inoltre la mancanza di controlli e l’inadeguata regolamentazione e standardizzazione dei contenuti pone inquietanti dubbi sulla sua sicurezza.
dott.ssa Graziella Bellardini
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