Una gita fuori porta: Pavia
Dopo un sabato trascorso tra spese e giretto al parco, domenica ci siamo svegliati con la voglia di fare una gita. Non troppo lontana da Milano, ma che desse l’opportunità alle bimbe di muoversi in libertà, senza troppe macchine da controllare e con la possibilità di correre tranquille.
Avevamo però voglia anche di visitare qualcosa, per pensare anche un po’ a noi adulti. Ecco quindi che abbiamo pensato a Pavia. Si raggiunge comodamente in 40 minuti di macchina, ha tanta zona pedonale e abbiamo pensato anche che ci saremmo fermati alla Certosa di Pavia. Forse c’ero stata da piccolina, ma proprio non me la ricordavo.
Si parte per Pavia
Alle 10 eravamo già pronti con bici per Bea, monopattino per Bianca e Lillo! Dopo qualche minuto di macchina siamo arrivati alla prima sosta: la Certosa di Pavia.
Si arriva con un lungo viale alberato e proprio a pochi metri si trova un parcheggio a pagamento. Lo consiglio se avete i bimbi piccoli, così non dovrete girare alla ricerca di un posto. Da lì poi si prende la pista ciclabile che porta proprio alla Certosa, così Bea ha potuto usare la sua nuova bicicletta con i pedali. L’ingresso è gratuito, ma i cani non possono entrare, così abbiamo dovuto lasciare Lillo fuori per qualche minuto.
Non si possono nemmeno fare foto all’interno e neanche correre sui prati, ma per fortuna c’erano dei viottolini pieni di sassi dove le bimbe hanno potuto correre in tutta libertà.
La prima pietra del monastero venne posta nel 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti, che la volle come cappella privata per la devozione e come mausoleo di famiglia.
Cosa vedere
Riprendiamo la macchina e dopo 15 minuti ci troviamo a Pavia. Camminando lungo il corso, si incontra l’università, una tra le più antiche d’Europa.
Poco più avanti invece si trovano 3 delle 100 torri che anticamente segnavano lo skyline cittadino.
Simbolo della città è il ponte coperto che attraversa il fiume Ticino. Qui si trova una targa dedicata al 50° anniversario della morte di Albert Einstein, cha ha vissuto qui per un periodo, soggiornando a Palazzo Cornazzani, dove visse anche Ugo Foscolo.
Passeggiando per il centro è giunta l’ora di pranzo. Abbiamo trovato un posticino davvero delizioso: Puro Slow Burger. Il locale è studiato nei minimi dettagli. È piccolino, ma ha anche uno spazio esterno con sedie colorate.
Noi abbiamo preferito mangiare all’interno, mi sembrava più caratteristico. Se avete bisogno di un seggiolone vi conviene prenotare in anticipo perché ne hanno solo due (a noi è andata bene!).
Buonissimo il mio club sandwich con salmone e marmellata di ribes.
Hanno anche un menu bambini con hamburger di ottima qualità e patatine fritte. Si possono anche portare i cani, quindi lo consiglio vivamente a tutti.
La nostra gita è proseguita verso il castello visconteo. Dopo aver pedalato nel giardino abbiamo trovato un’area attrezzata con i giochi e…non siamo più riusciti portare vie le bestiole!
Stanchi ma super felici, siamo tornati verso la macchina e in pochi minuti le bimbe sono crollate dal sonno (anche io!).
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