Intimità di coppia dopo i figli
Con l’arrivo dei figli, l’intimità della coppia cambia drasticamente. Trovare un momento per due è davvero difficile. Io e marito siamo sposati da 4 anni e stiamo insieme da 7 (la crisi del settimo anno è alle porte!). Non saranno tantissimi anni, ma abbiamo deciso di avere due figli subito, a distanza di pochissimo l’uno dall’altro. Bello per loro perché stanno praticamente crescendo insieme, ma molto stancante per noi, che arriviamo alla fine della giornata magari senza esserci nemmeno salutati e spesso ci dimentichiamo della nostra intimità.
Quando papà entra in casa dopo il lavoro viene fagocitato dalle figlie e lo rivedo quando è pronta la cena. Poi di nuovo a giocare con le bambine e poi ci si prepara per la nanna.
Si arriva così alle 22: il divano è il rifugio della nostra intimità, con un film o un buon libro. Ecco allora che ho chiesto 10 consigli utili per non perdere l’intimità di coppia. Questa volta ho scomodato Eleonora Bergeretto, psicologa e psicoterapeuta specializzata in sessuologia clinica.
Consigli in 10 punti per non perdere l’intimità di coppia dopo la nascita dei figli.
1. Il figlio entra a far parte della coppia a tutti gli effetti, trasformandola. Ma per poter essere genitori sufficientemente buoni – mutuando le parole di Donald Winnicot – è necessario, paradossalmente, riuscire a rimanere anche una coppia. Perché, una coppia che riesce a ritagliare dei momenti per sé, rimane affiatata, vicina emotivamente. Sarà, quindi, una coppia generalmente più felice e longeva.
I partner continuano a supportarsi e a stimarsi reciprocamente come prima della nascita dei figli. Prevengono l’allontanamento emotivo, rimanendo vicini l’uno all’altro e desiderosi di incontrarsi profondamente. Questo clima di serenità, leggerezza e rispetto si trasmetterà inevitabilmente anche al nuovo arrivato, aiutandolo a crescere al meglio.
2. La camera da letto come un asilo nido: pannolini, cambi, creme e cremine, tutto il necessario per l’allattamento, carillon e chi più ne ha più ne metta. No, non aiutano il desiderio. Anzi. La camera da letto deve essere un ambiente ad appannaggio esclusivo della coppia: intima e romantica. Un luogo in cui rifugiarsi per ritrovare il partner. L’ambiente sarà uno stimolo a ritrovare i momenti di coppia, il dialogo, l’emotività, la serenità, la calma.
3. Cercate di far dormire il neonato nella sua culla e, possibilmente, non accanto al vostro letto. Anche se, nei paesi scandinavi, non sentono la presenza dei figli come un deterrente per l’intimità di coppia. De gustibus non est disputandum. La scelta sta a voi purché l’obiettivo sia chiaro.
4. Dialogare per ritrovare l’intimità emotiva. Fate in modo che lo scambio con il partner non sia solo sulle pappe, le cacche, il bagnetto, le coliche e tutto ciò che riguarda l’organizzazione e la quotidianità del neo arrivato. Anche questo non è molto sexy. Comprensibile certo, ma non accende il desiderio. Perciò, anche in questo caso, trovate il modo di interrompere le comunicazioni necessarie su routine ed eccezione e ritagliatevi un momento di coppia.
Lasciate la todo list e alleggeritevi. Rilassatevi. Potete iniziare guardando un film, una serie tv, o magari, mettendovi semplicemente nel letto a chiacchierare e coccolarvi.
5. Datevi degli orari, non fatevi guidare interamente dai tempi del neonato. Trovate un momento, ogni giorno, da dedicare alla coppia. Magari, perché no, ritagliando uno spazio ad abitudini piacevoli precedenti la nascita del figlio che rinforzavano la vostra intimità e rinnovavano la coppia.
6. Un altro argomento delicato è l’attrazione. Dopo il parto sentirsi bella e desiderabile è generalmente molto difficile – tra dolori, sovrappeso, ormoni-. Perciò il partner dovrà sostenere e rassicurare la propria compagna. Ma in questo percorso di supporto, le donne sono invitate a guidare il partner attraverso le sabbie mobili dell’immagine di sé. Il consiglio è di aprirsi ed esprimere i propri timori e soprattutto i propri desideri.
7. Dedicate qualche minuto al giorno solo a voi stesse. Affidatevi al partner lasciandovi sostenere nella maternità. Non escludetelo. Permettetegli di avere momenti di intimità con il figlio, necessari per costruire il rapporto. Potete approfittarne e dedicarvi così a voi stesse: fate un bagno caldo, curatevi, fate qualche esercizio di respirazione. Insomma, fate tutto ciò che vi piace e che vi aiuta per ritrovarvi con il vostro corpo e, quindi, con voi stesse.
8. Lingerie sexy e giochi erotici sono i benvenuti! Se facevano parte dell’intimità prima della nascita dei figli allora basta rispolverarli e ricominciare, sia pure meccanicamente all’inizio. Se, al contrario, non ne hanno mai fatto parte, perché non provare ora?
Si può sondare il terreno iniziando a indossare biancheria intima sensuale e camicie da notte, o pigiami, più succinti e meno materni. Qualsiasi escamotage è valido affinché la donna ritrovi la propria dimensione di compagna lasciando per qualche momento il ruolo di madre.
9. appena vi sarà possibile lasciate il figlio alla babysitter – o ai nonni – per qualche ora e uscite in coppia. Per una cena, un cinema, una passeggiata, o perché no, un massaggio per due.
10. Parola d’ordine felicità. Non caricatevi di responsabilità inutili, assumetevi quelle importanti però. Potete fare una lista delle fondamentali per voi, senza tralasciare la sessualità. È una sana ritualità, un collante della coppia, composta da un insieme di gesti, parole, suoni, movimenti e odori che si ripetono nel tempo rafforzando il legame e rinnovando l’amore.
Chi è Eleonora Bergeretto
Psicologa e psicoterapeuta. Vivo e lavoro a Milano come libera professionista dopo essermi formata a Roma in analisi bioenergetica, psicoterapia della Gestalt e, infine, in sessuologia clinica con un master. Credo fermamente nella prevenzione e nell’educazione, più che nella cura – anche se quest’ultima si rivela spesso necessaria -. http://www.eleonorabergeretto.it
8 Comments
Robi - Tre cuori e una valigia
Che bel post e quante verità! Sono sostenitrice del co-sleeping quindi per il punto 3 mi sento un po’ scandinava forse
Viva il punto 10 : la felicità! Tante erano le paure di perdere l’equilibrio della coppia prima di avere il nostro piccolino ma, come dici tu in questo verissimo e bellissimo articolo, ci va tanto impegno e dialogo per ritrovare l’intimità emotiva. E’ un lavoro quotidiano di amore reciproco
Melania
Anche io con il punto 3 non mi trovo perché dormiamo quasi sempre in 4 (anzi 5 compreso il cane!). Per il resto mi trovo perfettamente.
Kikki
Anche io passo sul punto 3, sono bassa ma scandinava…Ma trovo utilissimo questo post e soprattutto I punti 5 e 9…perché faccio fatica a non farmi guidare dai loro tempi e fatico ancora molto a lasciarli alla babysitter (nonni lontani).ma ci lavoriamo dai.
Chiara
Noi abbiamo dormito con i nostri bimbi per un bel po’…adesso sono passati nelle loro camerette. Ma quant’è difficile sentirsi come quando si era fidanzati! Ci vuole molto impegno e tanto tanto amore!
Marina
Proprio per non perdere il nostro essere coppia da subito abbiamo fatto dormire nostra figlia nella sua camera nel suo lettino, cerchiamo di non farla mai stare in mezzo a nostro letto se non per premiarla magari la domenica mattina. L’intimità è importante e purtroppo non si parla mai di questo argomento quando uno si prepara a diventare genitore, parlando solo di coosleeping che credo uccida la vita di coppia
Alessia-Una Valigia di Emozioni
Io anche Scandinava inside! 🙂 William dorme nel suo lettino affianco a noi o proprio in mezzo a noi. Un figlio “rompe” diversi equilibri e ci vuole l’impegno di entrambi per mantenere quell’ affiatamento di coppia, per far si che tutti i pensieri e le preoccupazioni dell’essere genitori non allontanino anzichè unire. Personalmente non sono d’accordo con la maggior parte dei punti in questione…per me la priorità assoluta cel’ha mio figlio, non che metta il mio compagno in secondo piano eh…ma la stabilità di una coppia voglio pensare non sia data solo dall’intimità nella camera da letto della stessa. Si può essere uniti, affiatati e intimi anche in altro modo…nonostante giochini nel letto, bimbo in mezzo,mancanza di aiuti esterni, eccetera.
ilaria da lucca
Trovare un equilibrio con l’arrivo di un figlio non è affatto facile. Probabilmente rispetto, amore e profonda conoscenza devono aiutare. In ogni caso l’effetto dirompente di uno o più nuovi arrivati è molto forte
Dani
Tante verità in questo post. Sicuramente un tema molto reale e spinoso… l’arrivo di un bambino sconvolge tanti equilibri, soprattutto quelli di coppia.