Influenza, e tu come ti curi?
Eccoci come ogni anno in piena stagione influenzale, in questi giorni infatti si registra il picco massimo del numero dei casi, da qui l’inizio della fase discendente fino alla fine di febbraio; l’epidemia quest’anno è limitata perché le temperature sono più alte del solito, se queste diminuiranno la diffusione sarà più veloce e colpirà circa 4 milioni di persone.
Anche quest’anno si presenta con i soliti sintomi: febbre, sintomi respiratori (raffreddore-tosse-maldigola) e sintomi generici ( cefalea, malessere, inappetenza ecc). Ma come si curano gli italiani, come si comportano una volta colpiti dall’infezione?
Secondo i risultati di una ricerca effettuata per conoscere il nostro atteggiamento e il nostro comportamento in questo frangente, risulta che il 54% preferisce l’automedicazione con farmaci sintomatici magari consigliati dal farmacista, il 37% non fa niente, resta a letto e basta, il 5% ricorre agli antibiotici sperando di bloccare l’infezione e un 4 % usa antivirali.
In effetti su questa patologia stagionale si è fatta a volte un po’ troppa demagogia innalzando senza motivo il livello di drammaticità dell’evento. In passato era una malattia temibile, attualmente viene consigliata a tutti i soggetti a rischio la vaccinazione che è gratuita presso il proprio medico di famiglia e protegge dai rischi.
Da questo sondaggio sembrerebbe che la maggior parte degli italiani abbia imparato che questa è una malattia come le altre che si supera soprattutto con il riposo, la prudente somministrazione di blandi sintomatici evitando l’uso sconsiderato di antibiotici o altri farmaci inutili.
L’influenza si supera seguendo suggerimenti di buon senso: riposo a letto, dieta leggera, farmaci solo se indispensabili, considerando che è un semplice accadimento nel corso della stagione invernale.
Per i patiti di Internet che vogliono saperne di più consigliamo un sito patrocinato dal Ministero della Salute wwwosservatorioinfluenza.it per sapere tutto sull’influenza, regole da seguire per prevenire e curare. Inoltre, per i più esigenti, ecco anche una App ”Che influenza che fa” una sorta di meteo per seguirne l’andamento sul proprio territorio.
Dott.ssa Graziella Bellardini
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