40 giorni, 40 notti. Il lockdown a Londra
Finalmente sono tornata. Dopo mesi di silenzio sul blog, ho deciso di riprendere in mano il mio primo amore e ricominciare a raccontare la nostra Londra. Ne sono successe di cose qui. Prima fra tutte abbiamo cambiato casa e mai scelta fu più saggia perché a febbraio ci siamo trovati in una casa con (piccolo) giardino e dopo un mese ci siamo ritrovati in lockdown, con scuole chiuse e bimbe quindi in home schooling.
Sono 40 giorni che non usciamo o meglio: qui a Londra le cose sono ben diverse dall’Italia. Nessuno ha mai vietato nulla. Si può uscire per una passeggiata, si può andare a correre al parco, si può andare a fare la spesa, si può fare un giro in bicicletta. Certo, i negozi sono tutti chiusi, tranne gli alimentari e le farmacie. Certo, sconsigliano l’uso dei mezzi e spingono a lavorare da casa. Certo, fare la spesa online è sempre una grande avventura, con attese di ore e spesso con consegne a 10 giorni.
I numeri dei positivi sono sempre alti, per non parlare dei decessi. Ma qui ad Hampstead sembra di essere in una zona a sè. I fiori sbocciano, la gente passeggia con il cane, le coppiette vanno in giro con le carrozzine dei nuovi bimbi appena nati. Quando arriviamo fino al parco grande andiamo al laghetto a vedere i cigni che hanno fatto le uova e siamo in trepidante attesa dei piccoli. Salutiamo i vicini, facciamo tante videochiamate con nonni e amici e cerchiamo di trovare il lato positivo in tutto quello che ci sta succedendo.
L’home schooling è faticoso, soprattutto per il rapporto mamma/figlia, dove io devo fare la parte della maestra (a volte cattiva) che deve far fare i compiti a Beatrice. Bianca certamente se la gode di più! E allora ecco che la grande si lamenta perché vuole giocare anche lei. Ma anche su questo abbiamo trovato il nostro equilibrio e i nostri ritmi. Io lavoro la sera, magari fino a tardi, nel pomeriggio mentre loro giocano senza scannarsi.
Insomma, “scegli di essere felice” è sempre stata la nostra idea, la nostra forza e ne siamo sempre più certi.
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